Palermo: "Il 70% degli italiani è ancora a rischio Covid, con solo il il 3% dei 70enni vaccinati. Stagione estiva a rischio"
In Italia “i numeri dei contagi e degli ingressi in terapia intensiva sono ancora alti e, allo stato attuale non ci sono le condizioni per riaprire”. Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, non ha dubbi. “Escludendo chi ha avuto il Covid e chi è stato vaccinato, anche solo con una dose, non tocchiamo il 30% della popolazione immune. Cioè il 70% degli italiani sono ancora a rischio Covid, con solo il il 3% dei 70enni. Che ha ricevuto la doppia dose”, spiega all'agenzia Agi Palermo: “Con i nostri stessi numeri sulle vaccinazioni, Germania e Francia sono ancora chiuse. E la Germania ha abbondanza di posti letto in rianimazione”. Secondo Palermo, “è assai probabile che dalla metà di maggio vedremo risalire la curva e gli ingressi in ospedali, già molto sotto pressione con oltre 13 Regioni che registrano ancora un'occupazione delle terapie intensive oltre il tetto del 30%”.
Diagnosticato all'Irccs di Negrar, la paziente ha viaggiato di recente nella regione tropicale caraibica. Cos'è, trasmissione e sintomi del virus
Sicuramente viaggia in aereo: è stata trovata su passeggeri che atterrano in Usa da Paesi Ue compreso il nostro, ma ancora no sequenze depositate da laboratori nazionali
A fare il punto è Lamberto Reggiani, coordinatore della diagnostica ambulatoriale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri
Decisione a sorpresa. "Dobbiamo ottenere il vaccino più fresco". In Italia lieve aumento casi
"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"
"In merito alle dichiarazioni del sig. Butti, ci preme sottolineare che non ci risultano interlocuzioni avviate con noi e non siamo convinti che il Fascicolo Sanitario Elettronico e l'intelligenza artificiale rappresentino la soluzione"
"Anche stavolta è evidente il tentativo di far passare la categoria dei medici e dei dirigenti sanitari come il capro espiatorio di un malessere del sistema sanità che irrita i cittadini"
"Sarebbe da chiederselo se è vero che una pattuglia di giovani professionisti, ha espresso recentemente profondo disagio, condito da una buona dose di sconforto, per il quadro in cui la loro figura si trovano ad operare”
Sono i risultati dello studio di Fase III STARGLO relativi alla combinazione glofitamab più gemcitabina e oxaliplatino (GemOx) su pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) recidivante o refrattario (R/R)
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